Il make-up nel tempo ha subito trasformazioni considerevoli, legate soprattutto all’evoluzione della condizione femminile ed al suo ruolo all’interno della società. I colori del cosmetico piu seducente ed intimo della donna, il rossetto, si sono considerevolmente evoluti nel tempo migliorando la valorizzazione delle labbra. E’ storicamente accertato che già nella Mesopotamia si usava dipingere le labbra con gioielli semipreziosi che venivano sbriciolati e applicati come polvere sulla bocca. Mentre gli Egizi effettuavano il make-up della bocca applicando con un bastoncino di avorio della biacca scurita con terre più scure, rosso argilla o ocra rossa mescolate con olii, grasse e resine. Nell’antica Grecia, si narrava la leggenda che Afrodite fosse stata la prima a truccarsi le labbra con delle ciliege, e in questo modo avesse attirato l’attenzione e l’amore di Paride. Gli antichi romani, anzi, le antiche Romane usavano anch’esse paste colorate di vario tipo, insomma le donne da sempre si sono ingegnate nel migliorare l’aspetto della loro bocca.

Il primo cosmetico per le labbra

Nel XVI secolo avvenne un cambiamento nella cosmetica per labbra, poiché per la prima volta vennero create colorazioni con cera d’api e coloranti vegetali; mentre nel 1700 venne introdotta anche la matita per labbra. In ogni caso, le labbra rosee continuarono a essere simbolo di salute e benessere.

Nel frattempo, in Giappone, le geishe utilizzavano estratti dai petali per cartamo o zafferano per esaltare, sul loro incarnato etereo, le labbra rosse. Nei primi anni del ‘900 divenne di moda la bocca a cuore, creata correggendo la forma con il fondotinta e nel 1915 Mark Levy creò il primo rossetto come noi lo conosciamo, in formato stick. Negli anni ’80 scoppiò la moda dei colori forti, anche più scuri del rosso, per poi tornare a colorazioni più chiare nel decennio successivo. Oggi di fatto possiamo spaziare dal semplice lucidalabbra, a colori nude, a ogni tipo di gradazione di rosso o rosa, fino a colori come il marrone, il viola, ma anche il giallo, il verde.

Arriva il Trucco permanente in europa

Alla fine degli anni 80 in Europa approdo il TPC (Trucco Permanente Cromatico) poi denominato PMU (Permanent Make-up) e sconvolge il concetto di trucco perfetto e duraturo. Per quanto concerne il PMU labbra negli anni 90 si tendeva a valorizzare e/o correggere il solo contorno generalmente con colori scuri che contrastavano con la pigmentazione naturale delle labbra.

La tecnologia prevalente era di scarsa qualità, manipoli poco potenti, con ridottissima capacità di controllo dell’ago nella sua escursione di uscita e del suo ancoraggio, il che conseguentemente procurava moltissime vibrazioni e lasciava scarsa importanza all’aspetto igienico. Manipoli e aghi erano per lo piu Made in Cina ed appartenevano al mondo del Tatuaggio tradizionale. I pigmenti dal loro canto non venivano controllati né sottoposti a normative di controllo qualità. Durante gli anni si arriva per esaltare il contorno labbra ad effettuare una sorta di sfumatura più chiara, per migliorare l’impatto estetico ed esaltare la visualizzazione del lavoro.

Questa evoluzione del trattamento portò negli anni 2000 alla realizzazione di un contorno che non era piu solamente definito e marcato ma affiancato da una sfumatura. Negli anni successivi si arriverà al totale riempimento delle labbra. Le professioniste formatesi nel frattempo iniziano ad avvertire l’importanza di supporti tecnologici piu performanti che consentano una migliore ed adeguata regolazione dell’ago e della sua velocita, e che abbiano vibrazioni contenute per migliorare il controllo del manipolo. L’evoluzione delle metodiche lavorative inizia a richiedere l’uso di aghi multipli sempre provenienti dal mondo Body Art o tatuaggio tradizionale.

I dermografi made in Cina non risultano più adeguati a queste nuove tecniche e richieste di un mercato in rapidissima evoluzione. In questo contesto evolutivo prende piede e prevale la tecnologia tedesca, gli aghi vengono ora sostituiti da moduli (lo vedremo più dettagliatamente nel capitolo specifico) le vibrazioni sono ridotte, l’aspetto igienico migliora in maniera significativa. I pigmenti utilizzati in quegli anni sono prevalentemente di origine minerale o vegetale. A seguire intorno al 2013, l’evoluzione del trattamento portava a dare importanza alla prospettiva, si studiavano e realizzavano i punti luci per cercare di evidenziare in modo ancora approssimativo i volumi e le rotondità delle labbra.

Si inizia a cercare il trattamento labbra con effetto naturale

Nel 2016 si affacciano i primi lavori che ricercano un effetto naturale con le nuove tecniche dell’acquarello e dell’ombrè. Contrariamente alla sua nascita ora si cerca di definire accuratamente le labbra ma in modo che non presentino una differenziazione cromatica tra il contorno ed il vermiglio del centro labbra. Alla dominante tecnologia tedesca si affianca ora quella Koreana, e si assiste ad un’espansione globale del mercato PMU. Al miglioramento generale delle performances prestazionali si aggiunge la facilità d’uso e del cambio di modulo con un rispetto estremo di norme sanitarie al fine di offrire un trattamento professionale e sicuro. Migliorano le tecniche che sempre piu contemplano una limitata invadenza, meno trauma d’impatto, grazie ad aghi sempre piu sottili e precisi, a dermografi con vibrazioni scarse o inesistenti a pigmenti di sintesi organici e inorganici.